Sequestrata oltre una tonnellata di frutta e verdura priva di tracciabilità e in pessime condizioni. Donata in beneficienza quella in buone condizioni

Sequestrata oltre una tonnellata di frutta e verdura priva di tracciabilità e in pessime condizioni. Donata in beneficienza quella in buone condizioni

Oltre una tonnellata di frutta e verdura posta in vendita a prezzi bassissimi, priva delle fatture di acquisto che ne dimostrassero la tracciabilità e trovata in condizioni visibilmente deperita; centinaia di casse di frutta e verdura poste in vendita fuori dai locali adibiti alla vendita; mancanza diffusa dei requisisti igienico sanitari; mancanza diffusa dell’esposizione dei prezzi e delle provenienze dei prodotti; vendita di funghi sciolti senza la prescritta certificazione; presenza di lavoratori non in regola; assenza dei titolari e preposti alla vendita. 

 

Sono queste le principali irregolarità accertate dal Comando di Polizia Locale di Ciampino nel corso di una operazione effettuata venerdì 16 e sabato 17 marzo all’interno di quattro rivendite di frutta e verdura del territorio, prevalentemente gestite da titolari di nazionalità egiziana.

L’operazione, denominata “fruit salad”, rientra nelle attività, su precisa indicazione del Sindaco Simone Lupi, volte a tutelare i consumatori con particolare riguardo agli aspetti igienico sanitari.

 

Gli ufficiali ed agenti della Polizia Locale hanno effettuato nelle ultime settimane una indagine volta a determinare l’enorme disparità dei prezzi di vendita della frutta effettuati ai clienti dalle quattro rivendite gestite da straniere e le altre, tutte gestite da italiani, presso le quali non sono state riscontrate irregolarità. 
Dall’attività è emersa una vera e propria concorrenza sleale: in molti casi la merce posta in vendita a pochi centesimi è acquistata senza fattura, spesso in condizioni visibilmente deteriorata e a diversi giorni dall’acquisto senza la conservazione in celle frigorifere; in taluni casi (come insalate e minestroni) viene realizzata artigianalmente senza avere a disposizione né un laboratorio né essere effettuata da personale idoneo; in altri casi si tratta di “specchietti per le allodole” con merce di scarsa qualità acquistata all’ingrosso tra quella posta alla macerazione e posta in vendita al cliente finale a pochi centesimi.

 

L’attività proseguirà anche nei prossimi giorni comprendendo anche gli spazi di vendita inseriti all’interno di strutture commerciali quali supermercati, ecc. oltre che presso i mercati.

 

Nei confronti dei trasgressori sono state elevate diverse sanzioni, per un importo complessivo di oltre 7.000 euro, oltre alle segnalazioni al Dirigente delle attività produttive del Comune, all’Ispettorato del lavoro ed all’Inps per i provvedimenti di competenza, che in taluni casi porteranno alla chiusura delle attività.

 

La merce oggetto delle violazioni, circa 500 cassette di frutta e verdura, è stata posta sotto sequestro amministrativo e suddivisa in quella deperita, per la quale si è proceduto con la distruzione, e quella in buone condizioni, ceduta in beneficenza ad una onlus del territorio particolarmente apprezzata per l’assistenza a disabili con handicap mentale.

parte della frutta e verdura posta sotto sequestro

decine di cassette di frutta e verdura posta in vendita accatastata sul marciapiede

dettaglio dei controlli

un ospite della onlus (con il volto oscurato) riceve la verdura in omaggio

una responsabile della onlus firma la ricevuta con un ufficiale della Polizia Locale di Ciampino

Emergenze: 112

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Polizia Locale Ciampino