Alunni pronti e felici di “saltare” un giorno di lezione, ma la gita rischia di non partire, e alla fine parte in ritardo. Come mai? Perché, come accaduto almeno altre tre volte lo scorso anno, anche questa mattina la Polizia Locale di Ciampino ha accertato che uno dei due bus aveva un pneumatico completamente liscio.
Il fatto è accaduto all’esterno di una scuola media del territorio, dove gli agenti erano impegnati nella procedura “controllo bus” ai due mezzi, ed ai loro conducenti, pronti a trasportare quattro classi in gita a Roma.
Gli agenti, infatti, hanno accertato che il bus aveva una delle gomme completamente liscia, oltre ogni limite di sicurezza, e che quindi non era idoneo a garantire la sicurezza dei passeggeri. Insegnanti e alunni, dopo un iniziale e comprensibile disappunto, sono stati informati dagli agenti dell’accaduto, e sono rientrati loro malgrado in classe. La loro gita a Roma si è potuta poi comunque svolgere, con la ditta che ha disposto un doppio viaggio dell’altro bus, risultato idoneo ai controlli.
Il Ministero dell’Istruzione, con apposita circolare, ha recentemente invitato tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado a programmare degli specifici controlli sui mezzi e sui conducenti che trasportano li studenti nelle gite.
Il MIUR sottolinea la necessità di un’attenta verifica, sia mediante le strutture di polizia stradale territoriali, sia da parte degli stessi insegnanti accompagnatori, sulla sicurezza dei mezzi e sui conducenti.
Tale circolare ben si sposa con l’attività già in essere nella Città di Ciampino, ove il Comando di Polizia Locale ha definito, già da otto anni, il dispositivo di controllo.
L’attività prevede che, per ogni singola gita, sia di breve che di lungo tragitto, l’istituto scolastico invii la richiesta al Comando, specificando l’ora della partenza prevista e dando appuntamento al conducente del bus non più tardi di mezz’ora prima (anche quando le gite partono alle 5 o alle 6 del mattino per raggiungere destinazioni lontane, come gli studenti del Liceo Volterra partiti la settimana scorsa alle 6.30 per una gita di più giorni).
All’appuntamento – così come questa mattina – si presenta uno o più agenti che effettuano una verifica che prevede il controllo della documentazione del bus (assicurazione, revisione, carta di circolazione, titolarità, licenza di trasporto persone, numero posti, dotazioni previste), la documentazione del conducente (patente, cqc, titolo di lavoro con la ditta, turni di riposo effettuati), la verifica della funzionalità del bus (cinture di sicurezza, estintori, cronotachigrafo, uscite di sicurezza, frangi vetri, fari, pneumatici, tergicristalli, triangolo, giubottino per il conducente, vivavoce per il cellulare del conducente, birilli, ecc.) e per ultimo la verifica dello stato di eventuale positività all’alcol test e al drug test.
Solo dopo la verifica positiva di tutte queste caratteristiche, oltre ad una valutazione complessiva sullo stato del bus, gli insegnanti permettono di far salire a bordo gli studenti e di far partire la gita. Controlli che, a campione, vengono effettuati anche al ritorno, per la verifica dello stato del bus al termine della gita.
In otto anni, e centinaia di controlli, sono stati finora una decina i casi accertati di bus non in regola, alcune volte (come oggi) per pneumatici usurati oltre alla norma, altre per il mancato funzionamento delle uscite di sicurezza fino a ad un caso di conducente trovato con la patente scaduta. In ognuno di questi casi, oltre alle sanzioni previste dal codice della strada, ed all’ordine di inibizione al trasporto di passeggeri che viene impartito, le gite sono ritardate fino all’arrivo di un bus sostitutivo, oppure annullate se non disponibile.