Al mare senza mascherine e in massima sicurezza e già si respira aria di vacanze in molte località marine italiane, complice il bel tempo. Le spiagge attrezzate sono quasi tutte pronte per la stagione estiva e molti stabilimenti, nel fine settimana appena trascorso, hanno riaperto. Ma quest’anno la capienza sarà tra il 50 e il 70%, secondo l’ampiezza degli arenili e le scelte imprenditoriali. A stilare un primo bilancio all’Adnkronos è il Sib, il Sindacato Italiano Balneari di Confcommercio.
“La maggior parte degli stabilimenti riaprirà per i primi di giugno ma, ad esempio, nell’Alto Adriatico, si è più avanti rispetto ad altri posti; nelle regioni tirreniche partiranno nei prossimi giorni e, al Sud si sta iniziando, ma la parola d’ordine è riaprire in assoluta sicurezza”. E’ quanto afferma Enrico Schiappapietra, vicepresidente Sib e presidente Sib Liguria dove, nonostante da una settimana ci sia il permesso di riaprire, molti arenili sono in fase di preparazione, anche perché il turismo ligure è legato a stranieri, piemontesi e lombardi (che non possono ancora spostarsi). “La gente ha tanta voglia di venire, dopo tanti mesi di clausura c’è tanta voglia di aria aperta anche se in estrema sicurezza e tranquillità, che sono il nostro faro – prosegue – non siamo ancora neanche a un terzo della capienza ma, a pieno regime, dovendo rispettare le nuove regole e le distanze di 10 metri quadrati ad ombrellone arriveremo al 50% rispetto all’anno scorso”.
“Noi raccomandiamo a tutti di prenotare, non solo per la certezza del posto ma anche perché come i ristoranti abbiamo l’obbligo della tracciabilità” spiega Schiappapietra ovvero per 14 giorni saranno tenuti i nominativi e i telefoni dei clienti”.
Quanto alla sanificazione i Wc, le docce e le cabine spogliatoio dovranno essere sanificati più volte al giorno, e comunque, a disposizione ci sono prodotti igienizzanti e comunque in tanti hanno installato sanificatori automatici che ad ogni utilizzo garantiscono l’igienizzazione. Sul fronte prezzi però, nonostante i costi aggiuntivi, garantisce il Sib “non ci saranno aumenti. Sarà un’estate più che mai sociale, siamo coscienti delle difficoltà del sistema Paese e abbiamo raccomandato a tutti i nostri associati di mantenere le tariffe dell’anno scorso”.
Ci sono zone dove i comuni stanno organizzando gli accessi alle spiagge libere e molti di questi hanno difficoltà per le scarse risorse dunque “il sistema balneare organizzato si sta rivelando molto utile, noi stiamo cercando di dare aiuto ma è un problema rilevante”, anche lì ci saranno ingressi limitati con le app come sta avvenendo per gli stabilimenti, direttamente dal cellulare.
Quanto alla sicurezza in mare Simone Battistoni, presidente del Sib Emilia Romagna, garantisce che i bagnini sono dotati di dispositivi ‘Ambu’ che pompano aria nei polmoni senza dover ricorrere quindi alla respirazione “bocca a bocca” proibita in tempi di Covid-19.
In Emilia Romagna, da Comacchio a Cattolica, in località come Cervia, Rimini, Riccione fino a Cattolica, si contano, al momento, dal 10 al 60% dal 60% al 10% di riaperture. Dal 3 giugno sperano che riprenda anche il turismo straniero e le premesse ci sono anche se timide. “Siamo ottimisti, iniziano le prime prenotazioni, ad esempio nella mia struttura a Cesenatico – racconta Battistoni -ho già ricevuto prenotazioni da clienti francesi e da una famiglia italiana che vive in Russia che ha prenotato un ombrellone per tre mesi”. Si tratta di prenotazioni condizionate e se qualcuno dovesse disdire per cause di forza maggiore “nessun problema, siamo in Emilia Romagna non ci facciamo dare le caparre, non lo abbiamo mai fatto”.
Infine una considerazione positiva, che sembra il minimo in questa situazione: “Il governo ci ha promesso che le nostre concessioni, dopo quest’anno sociale di covid non scadranno più il 31 dicembre 2020 ma il 31 dicembre 2033, stabilendo che la legge 145 sarà applicata su tutto il territorio nazionale” conclude il vicepresidente Sib Enrico Schiappapietra.