Si va verso un nuovo scostamento di bilancio, ben più corposo rispetto alle cifre di cui si parlava nelle settimane scorse. Non i 3-3,5 miliardi già messi dal governo sul tavolo del confronto con i Comuni, ma risorse che ballano tra gli 8 e i 10 miliardi e che dovrebbero ottenere il via libera di Bruxelles, purché si riferiscano al 2020. Il nuovo scostamento, che deve essere approvato dal Parlamento, dovrebbe approdare in Cdm assieme al dl semplificazioni – riferiscono autorevoli fonti di governo all’Adnkronos – dunque attorno al 25 giugno, per poi passare alle Camere per il via libera. A renderlo necessario, spiegano le stesse fonti, la consapevolezza che i soldi del Recovery fund, che hanno visto e continuano a vedere il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ‘battagliare’ a Bruxelles, arriveranno solo in autunno, nella migliore delle ipotesi a settembre.
“Lo dico da mesi, sono risorse indispensabili per andare avanti – dice la viceministra al Mef Laura Castelli all’Adnkronos – e serviranno a finanziare, oltre agli enti locali, turismo, artigianato, commercio e, naturalmente, la scuola, così da assicurare la ripartenza dell’anno scolastico a settembre. Sono soldi che servono subito, prima della manovra, per concludere così l’anno 2020”.