Gualtieri: “Piano di rilancio deve trasformare l’Italia” 

”Questa crisi sul piano politico sta insegnando a tutti, non solo in Italia, delle cose molto chiare: che insieme in Europa siamo più forti, che le politiche del passato devono essere superate”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, al termine prima giornata di incontri a villa Pamphili. ”Non partiamo dai numeri, partiamo dagli obiettivi” aggiunge rispondendo a una domanda sullo scostamento di bilancio. ”E’ del tutto evidente che faremo tutti gli interventi necessari a garantire gli obiettivi che ci siamo dati. Partiamo da questo, non dai numeri”. ”Abbiamo sempre detto che garantiremo il sostegno a tutti quelli che ne hanno bisogno, che daremo la cassa integrazione a tutti i lavoratori che ne hanno bisogno, che se i comuni avranno delle entrate fiscali inferiori daremo le risorse necessarie”, ricorda il ministro. ”Come sempre abbiamo fatto fin dall’inizio ci diamo degli obiettivi, valuteremo e monitoreremo la situazione e faremo al momento necessario gli interventi che saranno necessari a garantire il raggiungimento di quegli obiettivi”.  

PIANO PER IL RILANCIO – Nel corso della prima giornata degli Stati generali ”è emerso molto bene un forte grado di consenso sull’ambizione e gli indirizzi di questo piano per il rilancio del Paese che stiamo elaborando, orientato ai grandi assi dell’innovazione, della sostenibilità, della formazione, della coesione sociale e territoriale”. ”Il perno di questo piano che stiamo elaborando saranno gli investimenti; vogliamo portare gli investimenti pubblici e privati al di sopra dei livelli precedenti la grande crisi”, aggiunge il ministro. ”Stiamo definendo una serie di missioni, di pacchetti di riforme d’investimento, che in concreto poi realizzeranno delle misure su cui stiamo lavorando e che convergeranno nel piano di sviluppo e rilancio del Paese”. ”Si annuncia una settimana ricca, in cui ascolteremo le forze produttive economiche e sociali del nostro Paese perché, di fronte a una prospettiva di questa portata, occorre il massimo livello di coinvolgimento delle forze vive del Paese, per un grande patto per lo sviluppo”, sottolinea il ministro. ”Definiremo questo piano e adotteremo tutte le misure necessarie a realizzarlo”, assicura Gualtieri. ”Stiamo lavorando sugli obiettivi, sui principi, anche su alcune grandi scelte di fondo”. ”Oggi si è discusso se serve o no una fiscalità di vantaggio per il mezzogiorno; come accompagnare le trasformazione del mercato del lavoro e come modulare meglio il nostro sistema di ammortizzatori sociali. Sono grandi scelte di fondo”. 

”L’Europa ha deciso di emettere dei titoli comuni, degli eurobond, per creare un grande piano per la rinascita, il rilancio dell’Europa e l’idea è non solo quella di fare un piano ambizioso di investimenti, per cambiare e andare più avanti nella direzione della innovazione e della sostenibilità e della coesione” ha detto poi durante la trasmissione ‘Aspettando le parole’ su Rai3. ”Siamo di fronte a ad una cosa nuova, inedita che è anche un’opportunità straordinaria per l’Italia. Abbiamo un’opportunità unica, storica, perché l’Europa s’è desta”. ”Questa consultazione nazionale ha l’obiettivo di non di perdere tempo, perché stiamo lavorando intensamente per attuare tutte le misure che abbiamo già preparato e predisporre le nuove”, sottolinea il ministro. ”Sarebbe facile scaricare sempre tutto” sulla burocrazia. ”Abbiamo un sistema di regole e procedure spesso macchinoso, barocco, e uno dei provvedimenti a cui stiamo lavorando è il decreto semplificazioni, per semplificare queste procedure”.  

FISCO – ”Vogliamo ridurre le aliquote soprattutto su chi produce e chi lavora”. ”Pagare meno pagare tutti è nostro obiettivo”, sottolinea il ministro. ”Abbiamo più di 100 miliardi di evasione”, su cui occorre intervenire e ”questo governo ha iniziato a fare una seria azione di contrasto per ridurla”. Mentre il sistema d’imposte progressivo ”lo manterremo, perché è giusto e serve a finanziare uno stato sociale universale e gratuito per tutti”. ”Questo governo ha detto che non farà condoni e quindi non li farà. Siamo contro” ha ribadito.  

TURISMO – “E’ evidente che questa estate noi abbiamo fatto il sostegno per la domanda del turismo italiano, diamo dei sostegni concreti invece alle aziende del turismo, abbiamo fatto la cassa integrazione per tutti i dipendenti, sosteniamo gli stagionali del turismo e a seconda di come andrà l’estate, se saranno necessari interventi aggiuntivi per questo settore, li faremo”.”Dobbiamo cercare di sostenere tutti in questa fase e, allo stesso tempo, di riprogrammare la ripartenza”, sottolinea il ministro.  

MES – ”Adesso stiamo negoziando il recovery fund e immediatamente dopo prenderemo la nostra decisione” sul Mes. Si tratta di uno strumento che rappresenta ”un’opportunità” e ”c’è una valutazione”. ”Dobbiamo finalizzare questo negoziato per avere questo strumento molto più grande e più risolutivo, perché il Mes non è risolutivo, è un piccolo aiuto”, sottolinea Gualtieri. ”Mentre le risorse che saranno erogate attraverso il recovery fund sono a fondo perduto, nel senso che sono eurobond europei trasferiti ad alcuni Paesi” quelle erogate attraverso il Mes ”appartengono alla categoria dei prestiti, fanno debito pubblico e, tuttavia, hanno il vantaggio di essere dati a un tasso interesse pari a zero, mentre noi ci finanziamo con tasso interesse che è basso, non è altissimo ma ci rende più costoso questo debito”, spiega il ministro. Il Mes ”è un’opportunità, abbiamo negoziato perché ci siano zero condizionalità” ma ”probabilmente evoca fantasmi di epoche diverse, dell’Europa della troika e dell’austerità”, dice Gualtieri. ”Oggi invece le istituzioni europee dicono è bene che si spenda: fate bene a fare tanta spesa pubblica”. ”Non c’è un orientamento pro austerity della commissione europea e non ci sono condizionalità”, conclude il ministro.  

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