Solo il 46% delle strutture monitorate accetta il bonus vacanze. Il 35% non lo accetta, il 19% sta ancora decidendo se accettarlo o meno. E’ quanto emerge da un’indagine dell’Osservatorio nazionale di Federconsumatori , ubicate nelle principali località turistiche al mare, in montagna, nonché nelle città d’arte, chiedendo se accettassero o meno il bonus. Delle strutture monitorate 210 sono alberghi, 110 sono B&B e 50 sono agriturismi.
“Stiamo ricevendo in questi giorni – rileva l’associazione dei consumatori – molte segnalazioni di cittadini che si lamentano del fatto che molte strutture alberghiere non accettano i bonus vacanza istituiti dal Governo per agevolare le famiglie, permettendo loro di usufruire delle ferie estive e per sostenere il settore del turismo in grande difficoltà nel nostro Paese a causa della pandemia. Al di là delle polemiche degli albergatori sulle modalità con cui è stato strutturato il bonus, lo riteniamo un importante strumento di sostegno per le famiglie… se solo venisse accettato”.
Gli agriturismi sono le strutture che accettano di più i bonus: di quelli monitorati ben il 60% si è dichiarato disponibile ad accettare tale agevolazione per i soggiorni. Tale percentuale scende al 53% negli hotel e al 36% nei B&B.
Nel dettaglio, da un lato è necessario estenderne la fruizione anche attraverso i portali di prenotazione online (Otp): è dato noto che molte famiglie, per cercare le offerte migliori e per risparmiare, prenotano autonomamente le vacanze approfittando di sconti ed offerte online. Le maggiori criticità sollevate dagli albergatori sono i tempi molto ristretti per valutare l’adesione all’iniziativa e la necessità di risorse immediate dopo la chiusura per la pandemia: in tal senso è necessario effettuare degli accordi per far sì che gli albergatori che accettano il bonus possano disporre immediatamente della liquidità, anche attraverso un coinvolgimento delle banche.