“Stiamo parlando da alcuni giorni di questa possibilità, riceviamo dai comuni e dal mondo della scuola richieste esplicite”. Richieste che “se confermate siamo pronti ad assecondare”. Quindi “salvo sorprese, arriveremo all’apertura il 24. Lunedì o martedì concluderemo la ricognizione, poi faremo una delibera sul calendario scolastico che posticipa la data”. Marco Marsilio, governatore dell’Abruzzo, interpellato dall’Adnkronos, conferma la valutazione in atto nella giunta sullo slittamento al 24 settembre dell’apertura delle scuole nella regione e annuncia una decisione ormai data quasi per certa: “penso che sia una scelta di buon senso e pragmatismo”, sottolinea.
“L’Anci Abruzzo – ricorda – ha formalizzato la richiesta di far slittare l’apertura, è evidente che ci sono difficoltà oggettive per organizzare le aule, i banchi, le sostituzioni dei professori. Se sommiamo a queste difficoltà oggettive il fatto che dovremmo scapicollarci per aprire il 14 e poi il 17 richiudere per il voto e poi riaprire il 24: non è che quei 4 giorni di apertura salvino il mondo”.
“Stiamo continuando a confrontarci con il mondo della scuola: l’assessore Fioretti ieri ha ricevuto il mandato dalla giunta, dove abbiamo condiviso il percorso con un avviso unanime di proseguire su questa strada: se ci è confermata la richiesta da parte di sindacati ufficio scolastico sindaci, se il mondo della scuola ha questa esigenza siamo pronti ad assecondarla”, ribadisce Marsilio.
Nessuna polemica col governo, assicura il governatore abruzzese. “Nell’interlocuzione col governo c’era stato l’obiettivo di partire tutti il 14, abbiamo cercato di lavorare per quell’obiettivo. Alcune delle difficoltà non dipendono da noi ma da altri. Non mi interessa fare polemica: lunedì è prevista l’ennesima riunione sul trasporto urbano, intanto noi stiamo facendo le gare per acquisire mezzi privati non sappiamo nemmeno di preciso quanti dovremmo acquisirne e come dobbiamo usare i nostri Francamente…”
Oltre all’organizzazione dei trasporti c’è il nodo della consegna dei banchi. “E’ iniziata la distribuzione ed è già palese che terminerà alla fine di ottobre. Poi ci sono i lavori nelle scuole che non si fanno in un giorno per quanto si voglia fare di corsa, con l’impegno di province e comuni con le rispettive competenze avere qualche giorno di più per farli a regola d’arte e non tirati via correndo nei cantieri. Buon senso vuole che si prenda atto della situazione, soprattutto davanti alla prospettiva che dobbiamo fare tutta questa fatica per aprire il 14, come se qualcuno dovesse darci una medaglia se apriamo il 14 o il 24 Cosa cambia? Se apriamo il 14 e dobbiamo chiudere il 17 per le elezioni e riaprire il 24. Non ha senso e ci costa anche fare due volte la sanificazione”
E sui tempi della decisione definitiva, Marsilio ribadisce che saranno brevi. “Lunedì ci incontriamo in Abruzzo e ascoltiamo quelli che poi di fatto le scuole le devono aprire: il mondo dei docenti, dei dirigenti, i comuni che le devono allestire Se ci confermano una richiesta non dico unanime ma comunque molto ampia di aprire il 24, atteso anche che lunedì pomeriggio saremo ancora a discutere col governo se negli autobus si può occupare il 30, il 40, il 60 l’80 per cento dei posti. Penso che non ci sia altro da dover spiegare – conclude – sul perché sia più normale aprire direttamente il 24 e prenderci il tempo per far trovare le scuole pronte, evitando false partenze”.