Con il family act, “finalmente facciamo un passo in avanti, le politiche familiari si integrano con quelle sociali. Sulla parte dell’assegno grande celerità e concretezza, una volta che partirà sarà una misura continuativa”. Lo afferma la ministra della Famiglia Elena Bonetti ai microfoni di ‘Tutto in famiglia’ su Radio Cusano Campus.
“Le famiglie hanno pagato in questi mesi il prezzo più alto – riconosce Bonetti -. Però hanno messo in campo energie per trovare soluzioni. Per questo, oltre alle misure importanti ed immediate che abbiamo cercato di trovare per i problemi dell’oggi, ne abbiamo messa in campo una strutturale e di lungo periodo che è il family act, che finalmente riconosce le famiglie come portatrici di valori. E’ un passo storico per l’Italia di oggi e per quella che arriverà. Abbiamo voluto una progettualità che integrasse più azioni”.
“L’assegno universale non bastava – sottolinea -, perché accanto al problema demografico abbiamo la carenza di donne che lavorano. Tante donne sono costrette a lasciare il proprio lavoro una volta avuto il primo figlio. Ecco perché abbiamo voluto mettere anche l’incentivo al lavoro femminile e la riforma del congedo parentale. Stiamo utilizzando tante risorse in questo momento che pagheranno i nostri figli e dobbiamo utilizzarle per fare investimenti per il futuro. Ritengo che il nostro Paese sia in ritardo sul tema, meno male che le famiglie hanno retto. Ora però si è capito che il tema delle famiglie non è un capitolo di scontro ideologico, ma di investimento in umanità”.