“Oggi è partito il nuovo modello della cig in deroga e solo oggi sono arrivate più di 2.000 domande, oggi abbiamo anche attivato l’anticipazione del 40% della cig per la prima volta nella storia, lo abbiamo fatto al 30esimo giorno di entrata in vigore decreto rilancio”. Ad affermarlo è il presidente dell’Inps Pasquale Tridico intervenendo alla video conferenza “Dall’emergenza alla rinascita. Il lavoro pubblico protagonista del cambiamento” organizzata dalla Cisl Fp in diretta social su Facebook, Twitter ed Instagram della Cisl Fp Nazionale. L’Inps “al 31 maggio aveva pagato tutte le domande regolarmente presentate, prestazioni per circa 4,2 milioni di pagamenti. Continuiamo a ricevere domande, a giugno ne abbiamo ricevuto 800 mila e ne abbiamo pagate 650mila. Abbiamo una giacenza del corrente molto piccola, circa 123mila lavoratori ancora da pagare”. “La cig è uno strumento complesso che si espleta in più mesi e solo quando abbiamo domande con Iban regolari noi possiamo pagare. – ha aggiunto Tridico – Noi abbiamo risposto con efficienza e prontezza. E’ un’offesa continuare a dire che la pubblica amministrazione durante questo periodo non ha fatto nulla perché ha gestito risorse che normalmente si gestiscono nel corso di anni”.
PIN – “Oggi è possibile fare tutto attraverso internet con un Pin: ogni anno 2 milioni di cittadini lo richiedono. Ma nei mesi del Covid 8 milioni di persone hanno richiesto il Pin all’Inps”. “E’ complicato, potremmo semplificare di più ma non è come avere il Pin di una pagina Facebook, è come la carta d’identità. L’acceso a internet garantisce la velocità” ha rimarcato Tridico osservando che “la semplificazione è un valore, uno strumento e un mezzo che deve essere sempre perseguito”.
REDDITO EMERGENZA – Il Reddito di emergenza interessa “ad oggi 350 mila persone”. Tridico ha inoltre rimarcato che i due bonus baby sitter e il bonus centri estivi “interessano 400 mila famiglie” e il bonus per i lavoratori domestici di 500 euro interessa 300 mila domande che, tra pochi giorni saranno pagati” ha precisato. “Ci son persone – ha aggiunto – che non hanno ancora ricevuto il denaro non per negligenza dell’Inps perché l’istituto può pagare solo con gli Iban regolari”.