“Nel nostro sistema il punto forza è stata la capacità di dialogare costantemente a livello nazionale e enti territoriali. Ieri c’è stata l’ennesima riunione con i ministri Boccia e Speranza per presentare il nuovo decreto e illustrare le nuove disposizioni: c’è stata un’ampia condivisione e quindi debbo ringraziare le Regioni e le Province autonomie per questa proficua collaborazione”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte intervenendo in videocollegamento al Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020.
“Ancora una volta”, ha proseguito il premier Conte, gli enti locali “hanno dimostrato una grande disponibilità a lavorare con il governo nazionale, a non lasciarsi distrarre dalle polemiche, in un clima di fiducia e di leale collaborazione”.
C’è una “comunità preoccupata”, abbiamo visto le “file per effettuare i test” e per questo “stiamo lavorando per i test rapidi e ieri abbiamo avuto un bel segnale di ulteriore collaborazione e solidarietà da parte di un importante sindacato dei medici di famiglia: hanno dato la disponibilità ad effettuare i test”, ha detto ancora il premier, che ha aggiunto: “Questo significa che il commissario Arcuri che sta completando la gara per 5 milioni di test rapidi” lì distribuirà anche ai medici di famiglia in modo “da affrontare le prossime settimane con minore ansia”.
“Sono convinto che, coinvolgendo tutti i cittadini, riusciremo ad affrontare questa fase con senso di responsabilità e rispetto delle regole, con quella coesione dimostrata nella fase più dura, limitando così al massimo la conseguenze sul piano economico e sociale”, ha spiegato.
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“L’Italia non deve disperdere un patrimonio di credibilità, questa è un’iniezione di fiducia che ci viene data e il governo italiano attuale ha un’occasione storica che altri non hanno avuto per voltare pagina, per farlo tutti insieme, verso un disegno di rilancio”, ha continuato il premier parlando delle risorse europee.
“Questa pandemia sta generando nuove disuguaglianze – ha poi sottolineato Conte -. “Essendo un shock così pervasivo e capillare vengono ridefinite anche alcune redistribuzioni: alcuni settori stanno affrontando bena questa fase, altri invece subiscono gravi conseguenze”.
“Oggi – ha detto ancora – abbiamo la possibilità di voltare pagina e di lavorare verso uno sviluppo sostenibile e più inclusivo, questo richiede un cambio di passo e una adesione all’appello che ci viene lanciato dalle nuove generazioni”. “Lavoriamo per noi ma con maggior lena ed entusiasmo perché stiamo lavorando per i nostri figli e le generazioni che seguiranno”, sottolinea.