Oggi, 3 agosto 2020, per tutti noi è una giornata molto triste: è deceduto il “nostro” Presidente … Comandante … Commendatore … Domenico Blaconà.
“Una istituzione per la nostra città e sicuro punto di riferimento”: così avevo il piacere di presentare il Comandante Domenico Blaconà ai nuovi colleghi del Comando che non avevano avuto la grande opportunità di conoscerlo direttamente. Era sufficiente vederlo impegnato in una cerimonia dell’anniversario della costituzione dell’Arma dei Carabinieri per capire il valore e lo spessore dell’uomo e dell’uomo “Carabiniere”.
Ho avuto la fortuna di conoscerlo che ero giovanissimo quando buona parte di noi facevano il “tifo”, con il dovuto rispetto ed ammirazione, per tutti i Carabinieri. Ogni volta che una pattuglia usciva dalla Stazione di via Francesco Baracca con il pulmino Fiat o con l’Alfetta era uno “spettacolo” che richiamava sempre la nostra attenzione. In quei momenti ognuno di noi ha sognato, anche per un solo momento, di indossare quella importante divisa, di guidare una gazzella, di portare una motocicletta Guzzi.
Ho avuto il privilegio di essere stato arruolato nei Carabinieri dal Comandante Domenico Blaconà ed in questo frangente ricordo ancora quando mi presentavo alla sua autorità nel momento in cui tornavo a Ciampino per una licenza. Ho avuto l’onore di essere stato tra i primi congedati ad essere “arruolato” nella Sezione di Ciampino dell’Associazione Nazionale Carabinieri, da lui costituita e “realizzata” palmo a palmo. Sono stato onorato di avere condiviso con il Comandante Domenico Blaconà, unitamente ad altri associati, la realizzazione del Monumento al Carabiniere (inaugurato il 9 maggio 1998). Ho avuto il privilegio di averlo al mio fianco in tutte le manifestazioni istituzionali degli ultimi quindici anni. Ho avuto l’onore di avere conosciuto un vero “uomo” ed un “vero” Carabiniere, attento fino alla fine al rispetto dei valori che ha saputo tramandare ai suoi figli ed ai suoi nipoti.
Domenico BLACONA’ nasce il 4 Novembre 1928 a Caccuri (CZ) ora provincia di Crotone, figlio di Antonio e Margherita De Marco. La sua storia nasce nell’Arma il 16 maggio del 1946, poco più che diciassettenne presso la Legione Carabinieri di Roma, quale Carabiniere Reale a piedi e presta giuramento al Re Umberto di Savoia, per poi giurare fedeltà alla Repubblica pochi giorni dopo. Il 23/12/1946, promosso Carabiniere, viene destinato alla Legione di Palermo e assegnato alla stazione di Sampieri. L’anno successivo viene trasferito alla Tenenza di Mazara del Vallo e poi inviato al Battaglione Carabinieri Rinforzi di Partinico e Montelepre, addetto alla lotta contro il banditismo, capeggiato dal famigerato “Giuliano”, dove, durante un conflitto a fuoco viene colpito alla gamba sinistra. Trasferito definitivamente alla Stazione di San Cipirello – San Giuseppe Jato e poi, aggregato al Comando Forze Repressione Banditismo, comandato dal famoso Col. Ugo Luca e successivamente al Raggruppamento Squadriglie di Corleone, comandato dal Gen. Carlo Alberto dalla Chiesa (allora Capitano). Rientra alla Stazione di San Cipirello dopo l’uccisione del bandito Giuliano, ma subito trasferito alla Stazione di Custonaci e poi richiesto dalla Tenenza di Trapani. Il successivo trasferimento alla Stazione Carabinieri di Castelnuovo dei Sabbioni (AR) gli permette di partecipare con successo ai concorsi annuali e biennali dei Sottufficiali dei Carabinieri. Promosso Vicebrigadiere l’11/8/1956 viene assegnato alla Legione Carabinieri di Cagliari e comandato alla Stazione Carabinieri di Tortolì (NU). Successivamente trasferito alla Compagnia di Lanusei, ha comandato interinalmente le Stazioni di Baunei e Talana oltre che quella di Genoni. A seguire viene inviato alla Stazione Carabinieri di Nurri successivamente all’attentato dove fu ferito il Comandante. In questo frangente riceve importanti riconoscimenti ed encomi da parte dell’Arma dei Carabinieri e dell’Autorità Giudiziaria, oltre ad un Encomio Solenne per avere sventato un gravo attentato alla Caserma dei Carabinieri di Villanovatulo. Nel settembre del 1961 il Comandante Domenico Blaconà viene trasferito a Lucoli (AQ) e qualche anno dopo riceve in occasione della Festa dell’Arma dei Carabinieri una medaglia ricordo come “Uno dei migliori Comandanti di Stazione”, riconoscimento ottenuto per le importanti attività di soccorso alla popolazione (una in particolare merita menzione: una improvvisa tormenta di neve isola completamente una famiglia di turisti romani nella piana di Campo Felice. Intervengono i Carabinieri con la mitica campagnola e dopo alcune ore, grazie all’instancabile attività del Comandante Domenico Blaconà, questa famiglia viene tratta in salvo e ricoverata presso una trattoria del luogo). Il 23 giugno 1970, il Comandante, promosso al grado di Maresciallo, termina il suo incarico presso la Stazione di Lucoli ricevendo dal Comune di Lucoli la cittadinanza onoraria ed una medaglio d’oro in ricordo dello stesso. Il 1° agosto 1970, ottiene il trasferimento alla Legione Carabinieri di Roma e assegnato al Nucleo Investigativo di piazza San Lorenzo in Lucina, considerato all’epoca il migliore Reparto Investigativo dell’Arma. Si occupò del rapimento di Paul Getty e di quello del piccolo Claudio Chiacchierini. In questo ambito ha ricevuto Encomi Solenni in occasione di brillanti operazioni svolte: uno inerente ad alcune rapine ed omicidi effettuati da noti esponenti della “Banda della Magliana” e l’altro di risonanza internazionale per avere sgominato la più grande organizzazione mondiale di falsari, la famigerata “Banda Diaz”. Nell’agosto del 1975 viene trasferito al S.I.O.S. (I Servizi Segreti dell’Aeronautica) dove, ancora una volta, viene particolarmente apprezzato per l’attività svolta. Nel 1981 è nominato Comandante della Stazione dei Carabinieri di Ciampino incarico che ha portato avanti fino al compimento dei 42 anni di servizio (ottobre 1988) sempre con grande attaccamento alla divisa, con rigore morale e indiscusso spessore umano, che ne hanno fatto uno dei punti di riferimento della nostra comunità per lunghi anni. All’atto del congedo riceve la lettera di ringraziamento dal Vice Comandante dell’Arma dei Carabinieri, Gen. D. Enrico Coppola, con la quale esprime gratitudine per la meritoria opera spiegata durante la sua vita militare, nel corso della quale ha dato prova di fede altissima ed entusiasmo fervore. Nello stesso anno del congedo costituisce la Sezione di Ciampino dell’Associazione Nazionale Carabinieri, intitolata al Ten. Col. Antonio Varisco ucciso nel 1973 dalle Brigate Rosse. Il 9 maggio 1998 il Presidente Domenico Blaconà realizza il sogno ideato dieci anni prima: l’inaugurazione del Monumento al Carabiniere. (La parte scritta in corsivo è stata tratta da “Blaconà Domenico. Biografia di un giovane ottantenne” di Margherita BLACONA’, testo che sono onorato di conservare perchè donato dalla famiglia).
Per quanto fatto è stato insignito delle onorificenze di Cavaliere (27/12/1983), Cavaliere Ufficiale (02/06/1995) e Commendatore (27/12/1998). E’ stato, inoltre, insignito della Medaglia Mauriziana al Merito (13/12/1989). Tra gli ultimi riconoscimenti ufficiali, ricordo con particolare piacere la cerimonia del 4 novembre 2018 quando il Vice Prefetto Dott. Giovanni Borrelli, in occasione della cerimonia dell’anniversario delle Forze Armate, ha consegnato una importante targa per quanto fatto dal Comandante Domenico Blaconà.
Un ultimo pensiero è dedicato alla moglie, la signora Carolina, instancabilmente sempre al fianco di suo marito, senza mai abbandonarlo, condividendo sempre e senza indugio qualsiasi scelta e destinazione del Comandante Blaconà.
Saluteremo ed onoreremo tutti insieme il Comandante Domenico Blaconà mercoledì 5 agosto, alle ore 10, presso la Chiesa Beata Vergine del Rosario di viale Kennedy.
(Roberto Antonelli)