Nonostante “molti indicatori mostrano una ripresa” resta nell’Ue “una situazione caratterizzata da una incertezza enorme: non abbiamo una chiara prospettiva per l’autunno”. Lo afferma il commissario europeo agli Affari Economici Paolo Gentiloni intervenendo al Festival della Soft Economy organizzato da Symbola. Gentiloni sottolinea come “se da una parte potremmo rallegrarci delle decisioni prese in questi mesi dalle istituzioni europee, approvate in gran parte nel Consiglio europeo, dall’altra dobbiamo essere consapevoli delle difficoltà in cui ci troviamo”.
Quella per utilizzare i fondi per la ripresa definiti dall’Europa “che richiede di impegnare le spese per il 70% già entro il 2022 e il restante 30% entro il 2023, è anche una sfida tecnica notevole: non si tratta solo di individuare genericamente gli argomenti ma di dare una cronologia” agli interventi, afferma ancora il commissario europeo, che al tempo stesso lancia un “invito a essere un po’ prudenti negli obiettivi e nei tempi” visto che scelte non congrue “potrebbero costringere la Commissione a decisioni non positive”. “L’Ue – ricorda – ha già indicato le priorità, anche se le scelte devono farle i governi”.
Con gli interventi legati al Rff, ha spiegato ancora Gentiloni, la Commissione “per qualche anno sarà il principale emettitore di titoli debito in euro” titoli che “saranno carta pregiata dal punto di vista finanziario e che daranno sicuramente impulso a ruolo dell’euro” livello globale. Il commissario ricorda che “avremo la necessità, come Commissione, di andare sui mercati a raccogliere le risorse” necessarie e sottolinea “come le prime emissioni per 50 miliardi si avranno probabilmente già a fine settembre o a inizio ottobre” per il programma Shure.