“Avere prestiti a tasso zero è attraente perché fa risparmiare su interessi: il governo valuterà con grande attenzione tutti gli strumenti” offerti dall’Europa, come il Mes, e “appena il negoziato si sara’ concluso e ci sarà un quadro completo sulla loro natura prenderà le decisioni più adeguate”. Lo afferma il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, in un colloquio online con il Festival dell’Economia di Trento, ricordando come “il nostro paese ha un accesso eccellente ai mercati, grazie anche al livello bassissimo di indebitamento privato, anche se abbiamo un tasso più alto di altri paesi, come Portogallo e Spagna”. Di qui l’appeal di quei prestiti che “a differenza dei grants, fanno debito pubblico, ma ai quali si può attingere a tassi inferiori di quelli sui mercati”.
”E’ chiaro ed evidente – ha continuato il ministro – che non possiamo semplicemente limitarci a indefinitivamente prorogare la cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti per tutti, senza un punto di arrivo”. “Utilizzare lo strumento del blocco dei licenziamenti è stato giusto”, ma occorre anche ”cominciare ad affrontare i problemi che questi strumenti non sono in grado risolvere”, aggiunge. ”E’ evidente che in questa fase se non si eliminano temporaneamente i disincentivi dei contratti a termine, che sono stati inseriti, si rischia di avere un impatto negativo sull’occupazione”, ha affermato ancora, sottolineando: ”Lo abbiamo iniziato a dare con il decreto rilancio e credo che vada fatto con maggiore determinazione” in questa fase.
“Non si può fare tutto, stiamo facendo tanto” anche se non abbiano “lo spazio fiscale della Germania che le permette di prendere misure più impegnative”: il governo Conte “ha scelto di non utilizzare la misura sul cuneo fiscale fatta nell’ultima Legge di Bilancio e che tra pochi giorni entrerà in vigore, con un aumento delle buste paga per circa 14 milioni di lavoratori per effetto di una giusta misura del governo che sostiene il reddito dei lavoratori e la domanda aggregata”, ha annunciato il ministro.
Nel post-Covid, spiega quindi Gualtieri, “il rilancio dovrà basarsi sull’assunto che dobbiamo accelerare le trasformazioni già nel programma del governo e nel piano della Commissione Europea: gli Stati Generali servono per definire un piano ambizioso, dobbiamo raddoppiare il tasso di crescita medio e quello potenziale e aumentare il tasso di occupazione”, ma anche intervenire su “investimenti, ricerca e sviluppo e avere una migliore composizione del bilancio pubblico, più orientata a crescita e innovazione”.
“Siamo di fronte a una crisi senza precedenti ma che è anche una opportunità unica e il livello di coesione che il paese ha mostrato, al di là delle polemiche, mi fa essere fiducioso che l’Italia saprà uscirne più forte di prima”, afferma il ministro.
Sulla crescita dell’economia ”abbiamo dei dati non negativi sul rimbalzo, sulla ripartenza dell’economia, dopo il mese più brutto, che è quello di aprile, e un maggio in cui ci è cominciato a ripartire, aspettiamo i dati più consolidati ma ci aspettiamo che a giugno prosegue questo trend positivo”. E ancora: ”Sappiamo che complessivamente il bilancio per anno sarà negativo, abbiamo già detto che abbiamo questo -8% che può essere anche rivisto al ribasso, tenendo conto del fatto che alcuni settori molto importanti continueranno ad essere impattati”.