Mes, Berlusconi: “Voterei sì anche con alleati contrari”  

Silvio Berlusconi voterebbe sì al Mes anche con gli alleati contrari e anche se il voto di di Forza Italia fosse necessario al Governo. Lo dice in un’intervista al Corsera. ”’Certamente sì – sottolinea – anzi chiedo al presidente Conte di portare la questione a una determinazione parlamentare al più presto possibile. Ma il voto sul Mes è soltanto un voto sul Mes, non è un voto di fiducia al governo né l’atto di nascita di una maggioranza diversa. C’è una convergenza di vedute su un argomento specifico – e solo su questo – con parte della maggioranza e una divergenza con Lega e Cinque Stelle. Non ha alcun significato politico nazionale, questo deve essere chiaro. Da parte nostra è un atto di coerenza con la nostra visione dell’interesse nazionale, dell’Europa e del rapporto con l’Unione Europea”. 

Sullo scostamento di bilancio, ”è necessario che prima di questo sia il governo a rispondere ad un’altra domanda: che uso intende fare di quei 25 miliardi? Scostamento di bilancio significa nuovo debito, che noi stessi – o le generazioni dopo la nostra – prima o poi dovranno pagare. Non si può certo farlo a cuor leggero, non si può farlo per alimentare spesa assistenziale o peggio clientelare. Le risorse tuttavia ci vogliono perché il Paese è allo stremo, ma vanno impiegate in un progetto convincente di salvaguardia delle attività economiche nelle regole di mercato”, spiega Berlusconi sulla possibilità di un voto a favore dello scostamento di bilancio da parte di Forza Italia.  

”Noi -spiega- abbiamo avanzato una serie di proposte: un “semestre bianco” fiscale con rinvio delle scadenze a fine anno e l’azzeramento delle sanzioni per chi non ha potuto pagare la rata di luglio, la proroga della cassa integrazione; sostegno a fondo perduto per turismo, Made in Italy , agricoltura e commercio; reintroduzione almeno temporanea dei voucher per il lavoro stagionale nel turismo e nell’agricoltura per evitare che gli imprenditori siano costretti ad assumere in nero”. 

Sulla base di questo proposte ”Faccio appello al presidente del Consiglio perché accolga queste indicazioni, che sono fondamentali per la sopravvivenza del nostro sistema economico. Noi siamo già stati determinanti per consentire gli scostamenti di bilancio nei mesi scorsi. Potremo esserlo ancora. Lo valuteremo sulla base delle risposte che Conte ci darà in Aula”. 

E per quanto riguarda lo stato di emergenza, Berlusconi si dice contrario alla proroga: ”Stiamo lavorando per presentare in Parlamento con gli altri partiti del centrodestra una risoluzione congiunta per chiedere al governo di non prorogare lo stato di emergenza. Al momento non ci sono fondate ragioni per farlo e proseguire per questa strada significherebbe pregiudicare i consumi interni e continuare a trasmettere all’estero l’immagine di un Paese “in emergenza”. 

”Tutto ciò -dice- comporterebbe gravi danni alla nostra economia. Certo il Covid-19 è un’emergenza sanitaria tutt’ altro che conclusa nel mondo e purtroppo il rischio di una seconda ondata di contagi non è affatto da escludere. Se questo accadesse governo e Parlamento sarebbero perfettamente in grado di intervenire e ove necessario in autunno, di dichiarare in poche ore un nuovo stato di emergenza”. 

 

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