“Forse questa settimana, per andare in Parlamento la prossima, porteremo un nuovo scostamento di bilancio per finanziare alcuni interventi già messi in campo e per prevederne di nuovi”. Così il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Antonio Misiani, intervenendo al workshop dell’Agenzia del Demanio ‘L’impiego delle tecnologie spaziali e digitali per la valorizzazione del patrimonio pubblico’. “Le conseguenze economiche e sociali della pandemia sono fenomeni senza precedenti, fenomeni che se non governati e affrontati con grande coraggio e determinazione, rischiano di aggravare le fragilità con cui l’Italia è entrata nella pandemia globale” ha argomentato Misiani.
“L”Italia già nella precedente grande recessione – ha sottolineato – aveva mostrato limiti nella sua capacità di resilienza”. Oggi, “per fronteggiare l’emergenza” dettata dal nuovo coronavirus, “il governo ha invece messo su campo 3 decreti convertiti in legge, l’ultimo il Dl Rilancio ancora in discussione al Senato, che hanno messo in campo 75 miliardi di euro come indebitamento netto, 180 miliardi di euro come fabbisogno, una liquidità per oltre 700 miliardi di euro”.
“E stiamo andando avanti. C’è inoltre il decreto Semplificazione che ora va in Gazzetta Ufficiale, c’è un percorso parlamentare. Forse questa settimana, per andare in Parlamento la prossima, porteremo un nuovo scostamento di bilancio per finanziare alcuni interventi già messi in campo e per prevederne di nuovi” ha detto Misiani.
Il viceministro ha poi riferito: “Scriveremo il Recovery Plan italiano da presentare a settembre, in anticipo sui tempi indicati dalla Commissione Europea”.
“Abbiamo in questi giorni presentato il Programma Nazionale di Riforma, che incrocia obiettivi – in capo anche all’Agenzia del Demanio – come la modernizzazione e digitalizzazione del Paese, la transizione ecologica che incrocia l’efficientamento energetico del patrimonio privato ma anche pubblico ed il tema dell’inclusione sociale e territoriale” ha detto Misiani.
“Il Pnr – ha proseguito – nelle nostre intenzioni vuole essere la base per una larga consultazione pubblica, già iniziata con gli Stati Generali, e proseguiremo nelle prossime settimane per arrivare a scrivere il Recovery Plan italiano da presentare a settembre, in anticipo sui tempi indicati dalla Commissione Europea”. E sarà, ha sottolineato Misiani, un “documento di visione e di obiettivi attorno a cui mobilitare le risorse europee ma anche le risorse nazionali pubbliche e questo è lo sforzo che dobbiamo fare per far ripartire il Paese”.