Gli agenti dell’unità operativa Polizia Ambientale del Comando di Polizia Locale, a seguito di una specifica attività di accertamento, sono riusciti a risalire alla destinazione finale di una serie di rifiuti di varia natura depositati presso un terreno di circa 2.000 metri quadri sito in un’area interclusa, il cui accesso privato si trovava celato da due palazzine residenziali, e dei quali oltre 1.300 metri “occupati” da materiale di risulta, veicoli fuori uso nonché da materiale edile ed infiammabile.
La pista seguita dagli agenti Isp. A.I. e Sovr. P.G. ha trovato immediate conferme quando, una volta determinata l’area di riferimento, ancorché a ridosso del centro abitato, la successiva attività di controllo svolta con il drone in uso ai piloti del Reparto Volo del Comando ha permesso, in brevissimo tempo, di guidare gli equipaggi a terra direttamente sul sito, individuato dall’alto. Proprio la posizione del fondo, infatti, ricompreso tra una serie di proprietà private, non consentiva di determinare quanto presente all’interno del sito. Identificata l’area e condivise le preziose informazioni sullo stato dei luoghi con l’unità operativa Polizia ambientale, gli operanti hanno percorso le vie d’accesso all’impervio terreno tra l’altro attorniato da due proprietà insistenti su vie parallele.
Ottenuto l’accesso al sito, nelle ore immediatamente successive è stato disposto ed attuato, con la collaborazione di uno dei proprietari presenti sul posto, il conferimento presso siti autorizzati del materiale pericoloso ed infiammabile – bombole di gas, estintori, ecc. – e, a partire dalle prime ore del pomeriggio, all’avvio di una puntuale attività di censimento dei rifiuti esistenti, consistenti in materiali di diversa natura (legnami, scarti edili, ma anche finestre, porte, mobili, solventi, materiale di risulta), per determinare il cronoprogramma necessario alla bonifica integrale del terreno.
Rinvenute nella proprietà anche autovetture appartenenti a diversi familiari degli stessi soggetti destinatari del provvedimento, così come mezzi d’opera ormai in disuso, nonché altri rifiuti stoccati all’interno dell’immobile, mai completato, di due piani e un piano interrato, presente sul fondo. Terminata l’integrale bonifica, si renderà sicuramente necessario un accertamento con personale tecnico specializzato al fine di verificare l’eventuale contaminazione del suolo rispetto a quanto rinvenuto, mentre una prima verifica sicuramente parziale, comunque importante, è stata già effettuata con l’utilizzo di telecamere termiche applicate agli stessi dispositivi di volo, pilotati dall’Isp. R.M. e dall’aspirante pilota G.D.F., i quali non hanno rilevato particolari anomalie nel terreno.
Due le persone deferite all’Autorità, nel rispetto della normativa ambientale Decreto Legislativo 152/2006 e, ancor più importante, disposto l’obbligo del ripristino dei luoghi entro 30 giorni per effettuare la bonifica integrale dell’area, a spese dei proprietari, presentando al termine i giustificativi relativi al corretto smaltimento di tutti i rifiuti e dei veicoli presenti.
Nel contempo, prosegue l’attività di monitoraggio da parte del Reparto Volo che, suddividendo il territorio in settori diversi, è particolarmente impegnato nell’accertamento di eventuali illeciti in materia urbanistica ed ambientale. In questo contesto prosegue, inoltre, l’attività di monitoraggio dell’alveo dei fossi presenti sul nostro territorio oggetto di sversamenti di rifiuti che nella maggior parte dei casi arrivano sul nostro territorio dalle vicine Città di Marino e Grottaferrata, che si trovano a monte degli stessi corsi d’acqua.
(A.R. – G.D.F.)