Sileri: “La mascherina va usata, rispettare 3 regole chiave”  

“La mascherina al chiuso deve essere usata se c’è meno di un metro di distanza. Il mio augurio è che prima o poi torneremo ad abbracciarci e a stringerci la mano. Ma le dichiarazioni di ieri” del leader della Lega Matteo Salvini “sono inaccettabili. La mascherina al chiuso deve essere indossata, se c’è meno di un metro di distanza”. Lo ha detto il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenendo ad ‘Agorà Estate’ su Rai Tre. 

“All’inizio vi è stata molta confusione. Ma le regole” chiave contro Covid-19 sono 3: la distanza sociale, la mascherina quando serve e il lavaggio delle mani. A queste – precisa Sileri – io aggiungo una quarta regola: se stai male devi chiamare il medico” e stare a casa. Una regola che sarà utile in particolare in autunno-inverno, quando torneranno le malattie respiratorie.  

“Siamo fuori dalla parte acuta dell’emergenza – spiega il viceministro – L’emergenza in sé per sé come l’abbiamo vissuta, con i reparti e le terapie intensive piene, non c’è più”. “Abbiamo ora uno stato di osservazione, e questa osservazione settimanale sta andando meglio del previsto”, rileva Sileri. Quanto si paventava a maggio dopo la riapertura “non è avvenuto. E tutto ciò – sottolinea – grazie a quello che stiamo facendo non noi politici ma i cittadini”. 

“Il virus circola pochissimo, se è mutato questo io non lo so ma l’evidenza clinica è che le persone in ospedale non vanno. Non dobbiamo abbassare la guardia, ma ricominciare a vivere con maggiore libertà. La mascherina – dice il viceministro – va tenuta in tasca come gli occhiali e usata quando serve”. Ma “diamo un messaggio anche di sicurezza: l’Italia sta andando bene. Riguardo ai migranti giusto controllare gli arrivi, giusto usare le navi, giusto usare l’esercito: mettiamo in sicurezza l’Italia”. 

“Essere positivi al Covid oggi non vuol dire essere malati – spiega poi – Abbiamo protetto gli anziani, e se il virus entrasse in una Rsa farebbe più morti che” nel caso di soggetti giovani, spesso senza sintomi. Attenzione, “la malattia esiste, è entrata nella nostra quotidianità, dobbiamo imparare a conviverci. Noi ora – aggiunge- abbiamo una nuova malattia nei libri di medicina, dobbiamo conviverci”, adottando le regole che sappiamo utili a contenere il virus. 

“SPERO CHE BOCELLI SIA STATO MALE INTERPRETATO” –  Il viceministro alla Salute torna sulle dichiarazioni rilasciate ieri da Andrea Bocelli su Covid-19 nel corso di un convegno in Senato. “Voglio sperare che il maestro Bocelli sia stato male interpretato”, “tra l’altro il maestro Bocelli è anche stato colpito da Covid-19, più o meno nello stesso momento in cui l’ho avuto io. Peraltro ha anche donato il plasma. Dunque la malattia l’ha vissuta”, dice Sileri. 

“Io – continua il viceministro – credo che sia stato male interpretato: forse voleva esprimere il disagio di ogni italiano che, a causa del lockdown, è rimasto chiuso dentro casa. Non avrei detto quelle parole, ma credo che avrà modo di spiegare. Non credo sia un negazionista del virus, ma l’eco che è stata data” alle sue dichiarazioni “pone dei problemi”. E dire che non è stata rispettata la regola di stare a casa “non è utile alla nostra popolazione”, sottolinea Sileri.  

 

 

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