Assegno per figli, a chi spetta  

Otto articoli per dare una mano, in concreto, alle famiglie italiane, a cominciare dall’assegno universale. E’ il family act che approderà nel pomeriggio in Consiglio dei ministri, normato nell’articolo 2 del testo. Secondo la bozza, in possesso dell’Adnkronos, l’assegno è destinato a chiunque abbia in casa dei figli under 18, con una base riconosciuta indipendentemente dal reddito, e una parte variabile a seconda della base Isee, ovvero del reddito della famiglia che lo percepisce.  

Questi i punti nel testo del disegno di legge: 

– “L’assegno universale costituisce un beneficio economico attribuito a tutti i nuclei familiari con figlie e figli a carico”;  

– “L’assegno universale ha un importo minimo per tutti i nuclei familiari con uno o più figlie o figli, cui viene aggiunta una quota ulteriore e variabile determinata per scaglioni dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)”; 

– “L’assegno universale viene attribuito mensilmente mediante la corresponsione diretta di una somma di denaro ovvero mediante il riconoscimento di un credito da utilizzare in compensazione dei debiti di imposta”; 

– “L”assegno universale è attribuito per ciascun figlia o figlio, fino ai diciotto anni di età” e “in caso di figlia o figlio successivo al secondo, l’importo dell’assegno universale è maggiorato del venti per cento”; 

– “L’assegno universale è riconosciuto a decorrere dal settimo mese di gravidanza”;  

– Il provvedimento presta un’attenzione in più per le famiglie con figli disabili: “L’assegno universale è incrementato per ciascun figlia o figlio con disabilità, ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104”, è riportato infatti nel testo; 

– “L’assegno universale non concorre a formare il reddito complessivo”.  

 

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