“Il settore è devastato, ha perso 34 miliardi di euro a causa dell’emergenza covid-1, 50mila imprese rischiano di rimanere chiuse e 350mila persone per strada”. E’ il grido d’allarme espresso dal direttore generale di Fipe Roberto Calugi in rappresentanza del mondo della ristorazione, dell’intrattenimento e degli stabilimenti balneari durante un’audizione alla commissione Bilancio della Camera sul dl rilancio.
Calugi nell’esaminare le norme del provvedimento ha formulato varie richieste tra le quali l’estensione dell’abolizione del versamento della prima rata Imu per il 2020 al settore e una misura strutturale per la cessione del credito d’imposta sugli affitti, ha chiesto con decisione “più coraggio per il taglio del costo del lavoro, bisogna intervenire e abbattere il cuneo fiscale – ha rimarcato – anche agli imprenditori serve coraggio per restare aperti” ha concluso nel ricordare che le aziende che hanno riaperto nella prima settimana registrano cali di fatturato del 70%”.