”Tutti gli indicatori parlano di una discesa della pandemia in tutta Italia. Mi sembra che ci siano le condizioni per una prudente e necessaria apertura. No, il governo non ha forzato la mano. La scelta di tenere chiuso il Paese non sarebbe stata indolore e i dati che il governatore di Bankitalia Visco ha snocciolato nella sua relazione dovrebbero far riflettere tutti in proposito…”. Giovanni Toti, governatore della Liguria, è convinto che il governo abbia fatto bene a dare il suo ok alla riapertura di tutte le Regioni dal 3 giugno, perché aiuterà il Paese a rilanciarsi, scongiurando il rischio recessione, che può essere molto più dannoso e pericoloso del virus.
Tra qualche giorno di fatto finisce il lockdown, ma i dati attuali in Lombardia preoccupano e le Regioni del Sud sono allarmate per l’ok agli spostamenti. ”E’ chiaro che esiste sempre un rischio calcolato nelle decisioni -spiega Toti all’Adnkronos- ma tenere chiusa la Lombardia avrebbe significato tener chiuso il Paese, così come chiudere il triangolo Torino-Milano-Genova vuol dire tenere chiuso il sistema industriale e di export del Paese. Non credo che ci sia qualcuno che possa avere come obiettivo quello di salvare il Paese dal Covid e poi condannarlo alla più potente recessione della storia recente”.
”Penso -sottolinea il governatore Liguria- che, rispetto a febbraio, i sistemi sanitari regionali, i sistemi di controllo, l’attenzione dei cittadini alle regole che ci siamo dati ci trasportino in un’era diversa e ci diano sufficienti garanzie. Lo ripeto, nessuno ha la bacchetta magica e nessuno guarda a questa scelta a cuor leggero e con spensierata disinvoltura. Ma chi pensa che questo Paese debba rimanere fermo non so se si renda conto che i numeri dell’economia possono diventare dolorosi quanto e più del virus”.