Oscilla dai 13 euro per un piccolo studio privato ai 220 euro per un ristorante lo sconto sulla bolletta elettrica di cui 3,7 milioni di Pmi potranno concretamente beneficiare tra maggio e luglio prossimi come sostegno all’attività economica duramente compromessa dall’emergenza Covid e deliberata prima dal Dl rilancio e ufficializzata poi dall’Autorità per l’energia. A fare i conti in tasca ai bilanci delle piccole e medie imprese è uno studio della Selectra, società di intermediazione tra consumatori e aziende. Il taglio come è noto riguarda le utenze non domestiche connesse in bassa tensione e verrà applicato alla parte fissa della bolletta che non dipende dai consumi e deve essere sostenuta in ogni caso, anche se l’esercizio rimane chiuso e non ci sono consumi effettivi. In euro, dunque, il risparmio non dipenderà dai consumi e sarà lo stesso sia per le attività che riapriranno che per quelle che rimarranno chiuse, a patto che abbiano la stessa potenza contrattuale del contatore. L’agevolazione sarà applicata automaticamente, quindi chi ne ha il diritto la ritroverà direttamente in bolletta.
Così per un cosiddetto ‘Home office’, o un piccolo studio privato, con pochi collaboratori e privo di qualsiasi apparecchio energivoro, con una potenza impegnata di 3 kW, lo sconto su 3 mesi di bolletta si aggirerà intorno ai 13 euro, il 15% dei costi fissi. Un taglio che includerà anche il prezzo commercializzazione vendita (PCV) che per questo tipo di utenza ammonta a circa 87 euro (imposte escluse). Stesso sconto anche nel caso l’azienda fosse già ripartita, il risparmio sarà comunque di 13 euro per 3 mesi, su un importo che dipenderà dai consumi effettivi.
Più consistente invece lo sconto su cui potranno contare i piccoli negozi o bar senza impianti energivori, parrucchiere, piccola carrozzeria per una potenza impegnata dai 4 ai 6 kW. Un piccolo negozio di alimentari o un’attività di parrucchiere con un contatore fino a 6 kW, infatti, vedranno la bolletta della luce tagliata di 61 euro per 3 mesi, che nel caso di un’attività chiusa e quasi priva di consumi rappresenta circa il 44% della bolletta “normale” senza questa agevolazione, pari a 138 euro. Saranno scalati sempre 61 euro dalla bolletta a chi ha una potenza impegnata di 6 kW e consuma, ma l’importo da pagare sarà decisamente maggiore, in base all’energia consumata.
Per bar con cucina o un’autofficina di piccole dimensioni, dalla potenza impegnata tra i 7 e i 10 kW, invece, il taglio complessivo previsto in bolletta per 3 mesi oscillerà tra i 77 e i 125 euro, fino a 61% sui costi fissi. Per un’attività commerciale, un laboratorio o un’autofficina con un contatore a 10 kW, il taglio in bolletta sarà pari a 125 euro per 3 mesi, su un importo che senza questa riduzione sarebbe pari a circa 204 euro senza consumi (solo costi fissi, imposte escluse). Il taglio dei costi fissi in bolletta ammonta in questo caso a circa 61%. Questa percentuale scende per le attività aperte, ma la riduzione in bolletta per un contatore a 10 kW sarà sempre di 125 euro.
Tra i 141 e i 221 euro invece lo sconto di cui potrà beneficiare la bolletta di una attività che impegni tra gli 11 e i 16 kW come caffetterie, laboratori artigianali o una falegnameria. Secondo lo studio di Selectra, infatti, per una Pmi che per svolgere la propria attività ha bisogno del contatore con una potenza impegnata da 11 a 16 kW, il taglio in bolletta sarà ancora più evidente. Ad esempio, un laboratorio artigianale o una piccola falegnameria con un contatore a 15 kW senza l’agevolazione dell’Autorità pagherebbe circa 284 euro di costi fissi (imposte escluse) per 3 mesi. Di questo importo, 205 euro, ossia ben 78%, gli saranno scalati dalla bolletta per i mesi di maggio, giugno e luglio 2020. Le attività aperte avranno sempre lo stesso sconto di 205 euro sui costi fissi, ma dovranno pagare anche per l’energia consumata.
Superati i 16,5 kW di potenza, invece, la riduzione in bolletta in termini relativi, ossia in percentuale rispetto alla spesa fissa normalmente sostenuta (anche in caso di un’attività chiusa), si riduce leggermente. Così, per un ristorante, o un lavasecco, un salumificio o anche attività retail di medie dimensioni, con contatori a 16,5 kW, il risparmio in bolletta sarà di 215 euro per 3 mesi, più basso in termini assoluti rispetto a quello che riceveranno i titolari di un contatore a 16 kW.