“La svolta dell’Europa deve molto alla Merkel, a cui è giusto riconoscere intelligenza e lungimiranza in questa fase, così come era giusto criticarla e combatterla in quella dell’austerità per grettezza e per egoismo nazionalistico. Tuttavia la leader tedesca non ha perso l’abitudine urticante di alzare il ditino e impartire lezioni agli altri. Conte quindi ha fatto bene a replicare che sulle cose italiane, compreso il Mes, saremo noi a decidere. Non vorrei però che passasse troppo tempo giacché sul lungo periodo rischiamo di essere tutti morti”. Lo afferma il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in un post su Facebook.
“I finanziamenti europei del Mes, fondo salva stati, sono disponibili fin da subito a zero interessi e senza condizioni, se non che siamo spesi per interventi in campo sanitario e altri settori per maggiori spese dirette o indirette – sostiene Rossi – Naturalmente devono essere restituiti in dieci anni. Ma io sono ancora alla ricerca di chi dà soldi senza chiedere che riaverli. Nemmeno Di Maio finora ha risposto a questo mio quesito, né pare abbia trovato in Cina persone disposte a farci regali. Quei finanziamenti europei valgono 36 miliardi per l’Italia e per la mia regione almeno due miliardi”.
“Io ritengo che sarebbe giusto averli subito e non aspettare quelli del recovery plan che comunque non saranno disponibili prima di un anno – spiega Rossi – Con 2 miliardi in Toscana potremmo fare investimenti in sanità, nella scuola, nei trasporti e nella sicurezza del lavoro, e in altre spese causate dalla pandemia. Ne abbiamo bisogno come il pane anche perché potrebbero mettere al lavoro più di 15 mila persone. Io comincio davvero a non poterne più della indecisione del governo su questa materia. Il Pd faccia la sua parte e si faccia sentire”.
“Per le tante sciocchezze antieuropeiste pronunciate da due esponenti di destra del M5stelle come Di Maio e Di Battista, il governo non può continuare a tenere una linea demenziale che provoca solo danni agli italiani- argomenta il presidente della Toscana – Se si teme che su questo punto la maggioranza possa spaccarsi e che si possa ricostruire in Parlamento una maggioranza antieuropeista con metà grillini e la destra di Salvini e Meloni, allora veramente è il momento di non cedere ai ricatti e di pretender un chiarimento. Oltre un certo limite, il meno peggio diventa un danno. Noi non possiamo permetterci di nuocere al Paese”.