“Il rischio” di nuove chiusure “c’è, perché il rischio zero purtroppo non esiste”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto al Tg5. “Gli italiani in questi mesi sono stati straordinari, hanno avuto comportamenti molto corretti: dobbiamo continuare su questa strada. Se dovessimo renderci conto che c’è bisogno di interventi ancora più duri in alcune aree – ha aggiunto – lo faremo senza tentennamenti”.
“Le scuole sono un punto fondamentale, ora dobbiamo riaprirle in piena sicurezza”, ha proseguito il ministro. Quanto all’autunno, “quest’anno il vaccino anti-influenzale sarà ancora più importante, perché i sintomi sono quelli del Covid e dobbiamo fare una campagna ancora più forte” per l’immunizzazione, ha sottolineato Speranza. “Abbiamo imparato a conoscere” meglio Covid-19, “ma il virus ancora circola, per cui non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia”. A preoccupare è il fatto che, se pure “in Europa e in Italia va meglio, e la curva si è piegata, a livello mondiale non è mai stata così alta. E le connessioni fra i Paesi sono tantissimi”. Non stupiscono, dunque, i focolai legati ai casi importati.
Per quanto riguarda la corsa al vaccino per Covid-19, continua il ministro dopo la pubblicazione dello studio sul candidato vaccino sviluppato all’Università di Oxford e che coinvolge nella fase di sviluppo e produzione anche importanti realtà italiane, come Advent Irbm di Pomezia, “l’Italia è nel gruppo di testa. Siamo stati fra i primi in Europa insieme a Germania, Francia e Olanda, ad acquistare 400 mln di dosi del vaccino fatto a Oxford, che sembra avere risultati incoraggianti”.